SOGGETTI BENEFICIARI<br>
Possono accedere ai contributi di cui al presente Avviso Pubblico:<br>
a.i Comuni della Regione Puglia, in forma singola o associata in Ambiti territoriali sociali, e loro Consorzi, ai sensi dell’art 5 della Legge Regionale 10 luglio 2006, n. 19;<br>
b.Amministrazioni, classificate “Organismi di diritto pubblico” secondo la definizione di cui all’art. 1, paragrafo 9, secondo comma della Direttiva 2004/18/CEE (cfr. elenco allegato III della Direttiva) e altre amministrazioni pubbliche;<br>
c.Istituzioni di Pubblica Assistenza e Beneficenza (IPAB), così come definite dalla legge regionale n. 15/2004 e s.m.i. e dal regolamento attuativo;<br>
d.Le imprese sociali, le cooperative sociali e loro Consorzi, le organizzazioni di volontariato e di promozione sociale;<br>
e.Gli enti ecclesiastici;<br>
f.Le Fondazioni;<br>
g.Altri soggetti privati, aventi caratteristica di PMI.<br><br>
INTERVENTI AMMISSIBILI<br>
Iniziative ammissibili<br>
Sono ammissibili ai contributi regionali singoli programmi di investimento concernenti una delle
seguenti tipologie di intervento:<br>
Linea A) ristrutturazioni e/o adeguamenti funzionali di strutture e di servizi già autorizzati al funzionamento, ancorché in via provvisoria, al fine di implementare elementi innovativi nella organizzazione delle prestazioni erogate, nonché di recepire tutti gli standard strutturali e organizzativi, in coerenza con quanto previsto dalla programmazione sociale regionale e con quanto richiesto dal Regolamento Regionale 18 gennaio 2007, n. 4 e ogni altra norma vigente in materia di requisiti strutturali e organizzativi per strutture sociali e sociosanitari.<br>
Sono ammissibili in questa linea anche interventi volti a rifunzionalizzare strutture già realizzate e non operanti, al fine di attivare strutture con standard di cui alla normativa vigente e rispondenti al bisogno di prestazioni di cura espresse dal contesto di riferimento;<br>
Linea B) realizzazione di nuove strutture sociali, socioeducative e sociosanitarie, che rispettino i requisiti e gli standard minimi dettati dal Regolamento Regionale 18 gennaio 2007, n. 4, e da tutta la normativa vigente in materia. E’ considerato elemento premiante in sede di valutazione della proposta progettuale, la previsione di utilizzo di immobili già esistenti, dismessi...
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Archivio annuale"2008"
BANDO SULLE STRUTTURE E INTERVENTI SOCIALI
SOGGETTI BENEFICIARI<br>
Possono accedere ai contributi di cui al presente Avviso Pubblico:<br>
a.i Comuni della Regione Puglia, in forma singola o associata in Ambiti territoriali sociali, e loro Consorzi, ai sensi dell’art 5 della Legge Regionale 10 luglio 2006, n. 19;<br>
b.Amministrazioni, classificate “Organismi di diritto pubblico” secondo la definizione di cui all’art. 1, paragrafo 9, secondo comma della Direttiva 2004/18/CEE (cfr. elenco allegato III della Direttiva) e altre amministrazioni pubbliche;<br>
c.Istituzioni di Pubblica Assistenza e Beneficenza (IPAB), così come definite dalla legge regionale n. 15/2004 e s.m.i. e dal regolamento attuativo;<br>
d.Le imprese sociali, le cooperative sociali e loro Consorzi, le organizzazioni di volontariato e di promozione sociale;<br>
e.Gli enti ecclesiastici;<br>
f.Le Fondazioni;<br>
g.Altri soggetti privati, aventi caratteristica di PMI.<br><br>
INTERVENTI AMMISSIBILI<br>
Iniziative ammissibili<br>
Sono ammissibili ai contributi regionali singoli programmi di investimento concernenti una delle
seguenti tipologie di intervento:<br>
Linea A) ristrutturazioni e/o adeguamenti funzionali di strutture e di servizi già autorizzati al funzionamento, ancorché in via provvisoria, al fine di implementare elementi innovativi nella organizzazione delle prestazioni erogate, nonché di recepire tutti gli standard strutturali e organizzativi, in coerenza con quanto previsto dalla programmazione sociale regionale e con quanto richiesto dal Regolamento Regionale 18 gennaio 2007, n. 4 e ogni altra norma vigente in materia di requisiti strutturali e organizzativi per strutture sociali e sociosanitari.<br>
Sono ammissibili in questa linea anche interventi volti a rifunzionalizzare strutture già realizzate e non operanti, al fine di attivare strutture con standard di cui alla normativa vigente e rispondenti al bisogno di prestazioni di cura espresse dal contesto di riferimento;<br>
Linea B) realizzazione di nuove strutture sociali, socioeducative e sociosanitarie, che rispettino i requisiti e gli standard minimi dettati dal Regolamento Regionale 18 gennaio 2007, n. 4, e da tutta la normativa vigente in materia. E’ considerato elemento premiante in sede di valutazione della proposta progettuale, la previsione di utilizzo di immobili già esistenti, dismessi...
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BANDO SERVIZI SOCIO-SANITARI
Soggetti Beneficiari
Le Piccole Medie Imprese che realizzano gli investimenti in forma singola o associata per la realizzazione, l’adeguamento o l’ammodernamento di servizi socio assistenziali, nonché per l’implementazioni di modelli sperimentali di accoglienza e di intervento.<br><br>
Iniziative ammissibili<br>
1. Sono ammissibili alle agevolazioni:<br>
a) programmi di realizzazione di nuove strutture socioeducative, socio assistenziali e sociosanitarie, così come definite al Titolo V del Regolamento Regionale 18 gennaio 2007, n. 4, nonché realizzazione di iniziative sperimentali e programmi di ristrutturazione, ampliamento e/o adeguamento delle strutture<br>
b) programmi di realizzazione o adeguamento agli standard del Regolamento Regionale 18 gennaio 2007, n. 4 di altre strutture e servizi complementari per l’infanzia, ossia micro nidi e centri ludici per la prima infanzia, nonché per centri socio-educativi e/o riabilitativi;<br>
c) iniziative e interventi di carattere sperimentale, che mutuino buone pratiche ed esperienze innovative già realizzate in altri contesti regionali, in termini di progettazione e implementazione di servizi o strutture socioeducative e socioassistenziali, purché strettamente ancorate al fabbisogno e alla domanda derivante dal contesto regionale e locale di riferimento, volte a:<br>
- promuovere l’esigibilità dei diritti sociali dei soggetti svantaggiati e dei loro nuclei familiari, con specifico riferimento al diritto ad una vita dignitosa, al diritto al lavoro e all’istruzione, al diritto alla salute e alla casa, promuovere l’inclusione sociale e sociolavorativa di specifici target di individui e nuclei familiari portatori di bisogni sociali(diversamente abili, donne sole con figli, donne e bambini vittime di abuso,violenza e tratta, minori e giovani che vivono in situazione fortemente a rischio di devianza, immigrati e neocomunitari,persone in condizione di povertà estrema, persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale ovvero a misure alternative alla pena), sensibilizzare e informare correttamente le comunità locali e i target mirati delle opportunità e delle condizioni di accesso ai servizi, nonché delle modalità per l’esigibilità dei diritti sociali.<br>
2. I...
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BANDO SERVIZI SOCIO-SANITARI
Soggetti Beneficiari
Le Piccole Medie Imprese che realizzano gli investimenti in forma singola o associata per la realizzazione, l’adeguamento o l’ammodernamento di servizi socio assistenziali, nonché per l’implementazioni di modelli sperimentali di accoglienza e di intervento.<br><br>
Iniziative ammissibili<br>
1. Sono ammissibili alle agevolazioni:<br>
a) programmi di realizzazione di nuove strutture socioeducative, socio assistenziali e sociosanitarie, così come definite al Titolo V del Regolamento Regionale 18 gennaio 2007, n. 4, nonché realizzazione di iniziative sperimentali e programmi di ristrutturazione, ampliamento e/o adeguamento delle strutture<br>
b) programmi di realizzazione o adeguamento agli standard del Regolamento Regionale 18 gennaio 2007, n. 4 di altre strutture e servizi complementari per l’infanzia, ossia micro nidi e centri ludici per la prima infanzia, nonché per centri socio-educativi e/o riabilitativi;<br>
c) iniziative e interventi di carattere sperimentale, che mutuino buone pratiche ed esperienze innovative già realizzate in altri contesti regionali, in termini di progettazione e implementazione di servizi o strutture socioeducative e socioassistenziali, purché strettamente ancorate al fabbisogno e alla domanda derivante dal contesto regionale e locale di riferimento, volte a:<br>
- promuovere l’esigibilità dei diritti sociali dei soggetti svantaggiati e dei loro nuclei familiari, con specifico riferimento al diritto ad una vita dignitosa, al diritto al lavoro e all’istruzione, al diritto alla salute e alla casa, promuovere l’inclusione sociale e sociolavorativa di specifici target di individui e nuclei familiari portatori di bisogni sociali(diversamente abili, donne sole con figli, donne e bambini vittime di abuso,violenza e tratta, minori e giovani che vivono in situazione fortemente a rischio di devianza, immigrati e neocomunitari,persone in condizione di povertà estrema, persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale ovvero a misure alternative alla pena), sensibilizzare e informare correttamente le comunità locali e i target mirati delle opportunità e delle condizioni di accesso ai servizi, nonché delle modalità per l’esigibilità dei diritti sociali.<br>
2. I...
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MASSERIE DIDATTICHE – RICONOSCIMENTO
1.CAMPO DI AZIONE<br>
- Aziende agroalimentari e agrituristiche che svolgono:<br>
a)attività produttiva tradizionale<br>
b)attività di accoglienza didattico- formativa di gruppi scolastici e di individui, sia nelle loro attività scolastiche che extrascolastiche, in diversi ambiti come: conoscenza dell’attività agricola, dei cicli produttivi, della stagionalità dei prodotti, delle qualità salutistiche e nutrizionali dei prodotti, della conoscenza degli aspetti storici, culturali, antropologici e di sana alimentazione.<br>
- Le aziende agricole possono essere singole o associate nella forma di associazione temporanea di scopo (ATS).<br>
2. PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO DELLA MASSERIA <br>
1° sottoscrizione della “carta della qualità” (carta di impegni)<br>
2° presentazione istanza di riconoscimento alla Regione Puglia <br>
3° iscrizione all’”Albo Regionale delle masserie didattiche” (che sarà aggiornato ogni due anni e consultabile on-line)<br>
Inoltre:<br>
-sarà elaborato un logo identificativo delle masserie didattiche riconosciute della regione;<br>
-si provvederà a diffondere la conoscenza delle masserie riconosciute attraverso il programma di divulgazione e promozione promosso dalla Regione d’intesa con l’URP.<br>
PSR 2007-2013 E LE MASSERIE DIDATTICHE<br>
1.OBIETTIVI<br>
La nascita del circuito delle masserie didattiche:<br>
-rende l’imprenditore agricolo multifunzionale e ne valorizza al figura;<br>
-determina una fonte aggiuntiva di reddito attraverso la diffusione delle informazioni in materia di produzioni, consumi e sugli aspetti storici, culturali, antropologici legati al territorio.<br>
2.MISURE DEL PSR RELATIVE<br>
ASSE III – QUALITA’ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELLA ECONOMIA RURALE<br>
MISURA 311 - DIVERSIFICAZIONE IN ATTIVITA’ NON AGRICOLE – AZIONE 2 “SERVIZI DIDATTICI”<br>
1.CAMPO D’AZIONE<br>
Investimenti funzionali alla fornitura di servizi educativi e didattici alla popolazione,con riferimento particolare a quella scolare e studentesca.<br>
2. BENEFICIARI<br>
-Imprenditore agricolo e membro della famiglia agricola<br>
3. LOCALIZZAZIONE<br>
“aree rurali intermedie” e “aree con problemi complessivi di sviluppo”; a livello marginale possono essere applicate in “aree ad agricoltura intensiva specializzata” risultate beneficiarie dell’asse IV e solo per le aziende strutturalmente ed economicamente deboli (ma non in difficoltà)<br>
4. TIPOLOGIE DI INTERVENTO<br>
a) Investimenti materiali ammissibili
Ammodernamento di locali preesistenti e modesti ampliamenti e...
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MASSERIE DIDATTICHE – RICONOSCIMENTO
1.CAMPO DI AZIONE<br>
- Aziende agroalimentari e agrituristiche che svolgono:<br>
a)attività produttiva tradizionale<br>
b)attività di accoglienza didattico- formativa di gruppi scolastici e di individui, sia nelle loro attività scolastiche che extrascolastiche, in diversi ambiti come: conoscenza dell’attività agricola, dei cicli produttivi, della stagionalità dei prodotti, delle qualità salutistiche e nutrizionali dei prodotti, della conoscenza degli aspetti storici, culturali, antropologici e di sana alimentazione.<br>
- Le aziende agricole possono essere singole o associate nella forma di associazione temporanea di scopo (ATS).<br>
2. PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO DELLA MASSERIA <br>
1° sottoscrizione della “carta della qualità” (carta di impegni)<br>
2° presentazione istanza di riconoscimento alla Regione Puglia <br>
3° iscrizione all’”Albo Regionale delle masserie didattiche” (che sarà aggiornato ogni due anni e consultabile on-line)<br>
Inoltre:<br>
-sarà elaborato un logo identificativo delle masserie didattiche riconosciute della regione;<br>
-si provvederà a diffondere la conoscenza delle masserie riconosciute attraverso il programma di divulgazione e promozione promosso dalla Regione d’intesa con l’URP.<br>
PSR 2007-2013 E LE MASSERIE DIDATTICHE<br>
1.OBIETTIVI<br>
La nascita del circuito delle masserie didattiche:<br>
-rende l’imprenditore agricolo multifunzionale e ne valorizza al figura;<br>
-determina una fonte aggiuntiva di reddito attraverso la diffusione delle informazioni in materia di produzioni, consumi e sugli aspetti storici, culturali, antropologici legati al territorio.<br>
2.MISURE DEL PSR RELATIVE<br>
ASSE III – QUALITA’ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELLA ECONOMIA RURALE<br>
MISURA 311 - DIVERSIFICAZIONE IN ATTIVITA’ NON AGRICOLE – AZIONE 2 “SERVIZI DIDATTICI”<br>
1.CAMPO D’AZIONE<br>
Investimenti funzionali alla fornitura di servizi educativi e didattici alla popolazione,con riferimento particolare a quella scolare e studentesca.<br>
2. BENEFICIARI<br>
-Imprenditore agricolo e membro della famiglia agricola<br>
3. LOCALIZZAZIONE<br>
“aree rurali intermedie” e “aree con problemi complessivi di sviluppo”; a livello marginale possono essere applicate in “aree ad agricoltura intensiva specializzata” risultate beneficiarie dell’asse IV e solo per le aziende strutturalmente ed economicamente deboli (ma non in difficoltà)<br>
4. TIPOLOGIE DI INTERVENTO<br>
a) Investimenti materiali ammissibili
Ammodernamento di locali preesistenti e modesti ampliamenti e...
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DISCIPLINA DEI CONTRATTI DI PROGRAMMA
Con la pubblicazione del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 24.01.2008 è entrata in vigore la nuova disciplina dei contratti di programma riferita alle sole attività di carattere industriale.<br>
Per le attività della filiera agricola e del settore turistico-alberghiero saranno pubblicati successivi provvedimenti dedicati.<br>
La proposta di contratto di programma per la realizzazione di un progetto industriale può essere presentata da un’impresa di qualsiasi dimensione, denominata “soggetto proponente”.<br>
I “soggetti beneficiari” delle agevolazioni sono il “soggetto proponente” ed, eventualmente, altre imprese, di qualsiasi dimensione che realizzano i programmi di investimento previsti dal “progetto industriale”, inteso come intervento complesso finalizzato alla produzione di beni e/o servizi e per la cui realizzazione sono necessari uno o più programmi di investimenti produttivi e, eventualmente, di sviluppo sperimentale strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione al processo di produzione dei prodotti finali.<br>
L’importo complessivo degli investimenti produttivi previsti dal “progetto industriale” non deve essere inferiore a 40 milioni di euro.<br>
Si precisa che all’interno dello stesso progetto industriale le soglie di accesso sono:<br>
-“soggetto proponente” programma di investimento produttivo non inferiore a 25 milioni di euro;<br>
-altri beneficiari: importo degli investimenti ammissibili di ciascun programma non inferiore a 1,5 milioni di euro.<br>
Le agevolazioni possono essere concesse a fronte di programmi di investimento volti:<br>
a)alla realizzazione di nuove unità produttive;<br>
b)all’ampliamento di unità produttive esistenti;<br>
c)alla diversificazione della produzione di un’unità produttiva in nuovi prodotti aggiuntivi;<br>
d)ad un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.<br><br>
Al fine dell’accesso alle agevolazioni è necessario che i singoli programmi d’investimento siano inerenti ai seguenti comparti produttivi:<br>
a)attività di cui alle sezioni C “Estrattivo” e D “Manifatturiero” della classificazione Istat 2002, con esclusione delle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;<br>
b)attività di produzione e distribuzione di energia elettrica e calore di cui alla sezione E, limitatamente alle classi 40.1 e...
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DISCIPLINA DEI CONTRATTI DI PROGRAMMA
Con la pubblicazione del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 24.01.2008 è entrata in vigore la nuova disciplina dei contratti di programma riferita alle sole attività di carattere industriale.<br>
Per le attività della filiera agricola e del settore turistico-alberghiero saranno pubblicati successivi provvedimenti dedicati.<br>
La proposta di contratto di programma per la realizzazione di un progetto industriale può essere presentata da un’impresa di qualsiasi dimensione, denominata “soggetto proponente”.<br>
I “soggetti beneficiari” delle agevolazioni sono il “soggetto proponente” ed, eventualmente, altre imprese, di qualsiasi dimensione che realizzano i programmi di investimento previsti dal “progetto industriale”, inteso come intervento complesso finalizzato alla produzione di beni e/o servizi e per la cui realizzazione sono necessari uno o più programmi di investimenti produttivi e, eventualmente, di sviluppo sperimentale strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione al processo di produzione dei prodotti finali.<br>
L’importo complessivo degli investimenti produttivi previsti dal “progetto industriale” non deve essere inferiore a 40 milioni di euro.<br>
Si precisa che all’interno dello stesso progetto industriale le soglie di accesso sono:<br>
-“soggetto proponente” programma di investimento produttivo non inferiore a 25 milioni di euro;<br>
-altri beneficiari: importo degli investimenti ammissibili di ciascun programma non inferiore a 1,5 milioni di euro.<br>
Le agevolazioni possono essere concesse a fronte di programmi di investimento volti:<br>
a)alla realizzazione di nuove unità produttive;<br>
b)all’ampliamento di unità produttive esistenti;<br>
c)alla diversificazione della produzione di un’unità produttiva in nuovi prodotti aggiuntivi;<br>
d)ad un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.<br><br>
Al fine dell’accesso alle agevolazioni è necessario che i singoli programmi d’investimento siano inerenti ai seguenti comparti produttivi:<br>
a)attività di cui alle sezioni C “Estrattivo” e D “Manifatturiero” della classificazione Istat 2002, con esclusione delle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;<br>
b)attività di produzione e distribuzione di energia elettrica e calore di cui alla sezione E, limitatamente alle classi 40.1 e...
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BANDO GAL MERIDAUNIA
ASSE I –“STRATEGIE TERRITORIALI DI SVILUPPO RURALE DI CARATTERE INTEGRATO PILOTA E SOSTENIBILI”<br>
MISURA 1.2- “SOSTEGNO AL SISTEMA PRODUTTIVO”<br>
AZIONE 1.2.1. “LE FILIERE DELL’AGROALIMENTARE DI QUALITA’<br> ”
1. OBIETTIVI<br>
Valorizzare le produzioni agricole legate alla tradizione e alla tipicità del territorio interessato dal PSL “Meridaunia”.<br>
2. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ<br>
1. Sostegno ad investimenti nel settore della produzione,trasformazione e commercializzazione delle produzioni agricole nelle seguenti filiere:
- filiere dei cereali, della pasta e dei prodotti da forno;
- filiera dell’olio extra-vergine d’oliva
- filiera delle produzioni lattiero-casearie;
- filiera delle carni di qualità (con interesse particolare verso il maiale nero);
- filiera viti-vinicola.<br>
2. si deve trattare di un approccio di filiera per cui saranno finanziati progetti pilota e dimostrativi replicabili sul territorio, in modo da stimolare gli operatori del settore a creare delle filiere produttive strutturate che si integrano con il settore finale della distribuzione.<br>
3. LOCALIZZAZIONE INTERVENTO<br>
Comune di Anzano di Puglia, Accadia, Ascoli Satriano, Bovino, Candela, Castelluccio dei Sauri, Castelluccio Valmaggiore, Celle di San Vito, Deliceto, Faeto, Monteleone di Puglia, Orsara di Puglia, Panni, Rocchetta S. Antonio, Sant’Agata di Puglia, Troia, Lucera.<br>
4. BENEFICIARI<br>
• Imprenditori agricoli, singoli o associati<br>
• Cooperative e società che possono configurarsi come:<br>
- microimprese ( che hanno cioè massimo di 9 dipendenti) costituite e/o da costituire attive e/o da attivare<br>
- l’atto costitutivo o statuto deve prevedere l’esercizio di attività agricola nell’oggetto sociale
- priorità per giovani disoccupati al di sotto dei 40 anni e da donne<br>
• requisito per accesso al sostegno è il possesso di conoscenze e competenze professionali:<br>
- i soggetti alla data della formulazione della graduatoria devono essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:<br>
a) laurea in Scienze agrarie, scienze forestali, veterinaria;<br>
b) diploma di perito agrario o di agrotecnico; o diplomi universitari conseguibili presso le facoltà rilascianti i diplomi di laurea indicati;<br>
c) se ha esercitato per almeno 3 anni attività agricola, in...
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BANDO GAL MERIDAUNIA
ASSE I –“STRATEGIE TERRITORIALI DI SVILUPPO RURALE DI CARATTERE INTEGRATO PILOTA E SOSTENIBILI”<br>
MISURA 1.2- “SOSTEGNO AL SISTEMA PRODUTTIVO”<br>
AZIONE 1.2.1. “LE FILIERE DELL’AGROALIMENTARE DI QUALITA’<br> ”
1. OBIETTIVI<br>
Valorizzare le produzioni agricole legate alla tradizione e alla tipicità del territorio interessato dal PSL “Meridaunia”.<br>
2. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ<br>
1. Sostegno ad investimenti nel settore della produzione,trasformazione e commercializzazione delle produzioni agricole nelle seguenti filiere:
- filiere dei cereali, della pasta e dei prodotti da forno;
- filiera dell’olio extra-vergine d’oliva
- filiera delle produzioni lattiero-casearie;
- filiera delle carni di qualità (con interesse particolare verso il maiale nero);
- filiera viti-vinicola.<br>
2. si deve trattare di un approccio di filiera per cui saranno finanziati progetti pilota e dimostrativi replicabili sul territorio, in modo da stimolare gli operatori del settore a creare delle filiere produttive strutturate che si integrano con il settore finale della distribuzione.<br>
3. LOCALIZZAZIONE INTERVENTO<br>
Comune di Anzano di Puglia, Accadia, Ascoli Satriano, Bovino, Candela, Castelluccio dei Sauri, Castelluccio Valmaggiore, Celle di San Vito, Deliceto, Faeto, Monteleone di Puglia, Orsara di Puglia, Panni, Rocchetta S. Antonio, Sant’Agata di Puglia, Troia, Lucera.<br>
4. BENEFICIARI<br>
• Imprenditori agricoli, singoli o associati<br>
• Cooperative e società che possono configurarsi come:<br>
- microimprese ( che hanno cioè massimo di 9 dipendenti) costituite e/o da costituire attive e/o da attivare<br>
- l’atto costitutivo o statuto deve prevedere l’esercizio di attività agricola nell’oggetto sociale
- priorità per giovani disoccupati al di sotto dei 40 anni e da donne<br>
• requisito per accesso al sostegno è il possesso di conoscenze e competenze professionali:<br>
- i soggetti alla data della formulazione della graduatoria devono essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:<br>
a) laurea in Scienze agrarie, scienze forestali, veterinaria;<br>
b) diploma di perito agrario o di agrotecnico; o diplomi universitari conseguibili presso le facoltà rilascianti i diplomi di laurea indicati;<br>
c) se ha esercitato per almeno 3 anni attività agricola, in maniera autonoma o in qualità di coadiuvante o dipendete...
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Result 11 - 20 of 20