Archivio annuale"2024"

Informativa OCM -Investimenti Regione Puglia – Campagna 2024 – 2025
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BENEFICIARI Soggetti che alla data di presentazione della domanda di aiuto, sono titolari di partita IVA, sono iscritti al Registro delle Imprese della Camera di Commercio ed hanno costituito nel SIAN un “Fascicolo aziendale elettronico” aggiornato e valido.   microimprese, piccole e medie imprese. Il contributo erogabile è disposto nel massimo del 40% della spesa effettivamente sostenuta. Nelle Regioni in cui si applica l’obiettivo convergenza, il contributo erogabile può essere disposto nel massimo del 50% della spesa effettivamente sostenuta; imprese qualificabili come intermedie, che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di Euro per la quale non trova applicazione l’art. 2, paragrafo 1, del titolo I dell’allegato della raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2023. Il contributo erogabile è ridotto al 20% della spesa effettivamente sostenuta. Nelle Regioni in cui si applica l’obiettivo convergenza, il contributo erogabile può essere disposto nel massimo del 25% della spesa effettivamente sostenuta; imprese classificabili come grande impresa (ovvero che occupi più di 750 dipendenti o il cui fatturato sia superiore ai 200 milioni di Euro. Per tali imprese il contributo massimo erogabile è pari al 19% della spesa sostenuta. Le precitate imprese devono svolgere almeno una delle seguenti attività: la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione; la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione; l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione. Sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno; la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte...

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NEWSLETTER: COME NASCE IL PROGETTO BURRATA
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La Burrata è nata agli inizi degli anni 30 del secolo scorso, quando a causa di una forte nevicata, il Casaro Andriese Lorenzo Bianchino (esperto nell’arte della Manteca cioè l’arte di conservare il burro nella pasta di scamorza), impossibilitato nel portare il latte dalle pendici di Castel del Monte ( famoso maniero di Federico II di Svevia) alla città di Andria, dovette trasformare la materia prima (latte) per non sprecarla. Fu così che, utilizzando le stesse tecniche per la lavorazione della manteca, creò un sacchetto fatto di pasta filata e lo riempì con degli sfilacci della stessa pasta immersi nella panna che naturalmente affiorava dal latte (a tale ripieno diede il nome di stracciatella, proprio perché la pasta filata veniva “stracciata” manualmente), infine, racchiuse il tutto donando al prodotto una caratteristica chiusura apicale, nacque così la prima Burrata di Andria. L’invenzione di questo ingegnoso casaro, nel corso del tempo, è stata valorizzata e perfezionata pur nel rispetto della tradizione dagli eredi casari pugliesi. Grazie alla ricerca scientifica e innovativa a cui i produttori consorziati si sono affidati, si è giunti al riconoscimento del marchio d’origine IGP della Burrata di Andria che è oggi “Eccellenza Gastronomica-Culturale” legata sì al territorio pugliese che ne ha custodito la storia e la tradizione, ma anche rappresentativa dell’intera Italia, simbolo della nostra alta arte culinaria. La comunicazione ha dato un altissimo impulso alla diffusione di questo eccezionale prodotto, grazie alla creazione di siti internet, pagine social: Facebook, Twitter, Instagram, grazie alla partecipazione a eventi nazionali ed internazionali e alla realizzazione di programmi televisivi che di volta in volta hanno coinvolto la Burrata di Andria IGP fino a farla salire, come testimonia il rapporto annuale dell’ISMEA e della Fondazione Qualivita, sul podio della classifica internazionale dei migliori formaggi, insieme ai rinomati e pregiatissimi Parmigiano e Gorgonzola, La...

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Tecnonidi – Aiuti alle piccole imprese innovative
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  DESCRIZIONE MISURA È rivolta al sostegno di piccole imprese innovative che, costituendo un'unità operativa nel territorio della Regione Puglia, intendono avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico.   RISULTATI ATTESI aumentare la competitività e l'occupazione ed affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale   DESTINATARI STARTUP TECNOLOGICHE Possono richiedere l'agevolazione imprese riconducibili ad una delle seguenti tipologie: ·       regolarmente costituite ed iscritte al registro delle Start-up innovative istituito ai sensi del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in Legge n. 221 del 18/12/2012; ·       che hanno sostenuto costi di ricerca e sviluppo che rappresentino almeno il 10% del totale dei costi di esercizio in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell'aiuto oppure, nel caso di una start-up senza dati finanziari precedenti, nella revisione contabile dell'esercizio finanziario in corso, come certificato da un revisore dei conti esterno, ovvero poter dimostrare attraverso una valutazione eseguita da un esperto esterno, che in un futuro prevedibile svilupperà prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell'arte nel settore interessato e che comportano un rischio di insuccesso tecnologico o industriale; ·       che possono dimostrare di rientrare in una delle previsioni di cui alle lettere c) e d) del punto 80 dell'art. 2 del Regolamento UE 651/2014 e smi..   OPERAZIONI FINANZIABILI Per investimenti: ·         macchinari, impianti di produzione e attrezzature varie, arredi, nonché automezzi nei casi in cui gli stessi siano di tipo commerciale, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni; ·         opere edili e assimilate; ·         le spese in attivi immateriali legate ad investimenti in software, trasferimento di tecnologie mediante acquisizione di licenze di sfruttamento o di conoscenze tecniche brevettate o non brevettate. Per costi di funzionamento: ·         personale dipendente altamente qualificato, con vincolo di subordinazione; ·         locazione di immobili; ·         utenze; ·         polizze assicurative; ·         canoni ed abbonamenti per l’accesso a banche dati, per servizi software, servizi “cloud”,...

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Regione Puglia P.S.R. 2014-2022 – OPERAZIONE 4.1.A “Sostegno per Investimenti materiali e immateriali finalizzati migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle Aziende Agricole” – BANDO 2024
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Obiettivi: Migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle Aziende Agricole singole o associate. Soggetti beneficiari: Imprenditore Agricolo Singolo (che propone un Progetto Aziendale) = Ditta Individuale, Società di Persone, Società di Capitali, Cooperative Agricole di Conduzione, Titolare/conduttore di un’azienda agricola. Dovrà essere iscritto alla CCIAA e all’INPS (come Imprenditore Agricolo Professionale, Coltivatore Diretto o Impresa Agricola che assume manodopera) e sia “Agricoltore in Attività”; Associazione di Agricoltori(che propongono un Progetto Collettivo Interaziendale) = Organizzazioni di Produttori riconosciute ai sensi della normativa unionale, nazionale e regionale;  Cooperative agricole di conduzione; Reti di Imprese o altre forme associate consentite dalle normative vigenti dotate di personalità giuridica.  Dovrà essere iscritta alla CCIAA e costituire il Fascicolo Aziendale anche di semplice anagrafica (senza caricare i terreni necessariamente);   Investimenti e Costi ammissibili: costruzione ex-novo e ammodernamento di fabbricati rurali da utilizzare a fini produttivi agricoli e zootecnici; 2.  acquisto di macchinari nuovi e attrezzature agricole, compresi i programmi informatici;  3.  investimenti per migliorare l’efficienza energetica degli edifici rurali produttivi agricoli;  4.  impianti di colture arboree a ciclo produttivo poliennale; 5.  impianti,  macchine  e  attrezzature  innovativi  che  favoriscono  il  miglioramento  dell’efficienza  irrigua  e l’ottimizzazione dell’uso della risorsa irrigua;  6.  interventi  relativi  alla  realizzazione  di  reti  distributive  che  consentano  un  risparmio  e  un  miglioramento dell’efficienza dei sistemi di distribuzione e alla realizzazione di invasi di raccolta di acqua piovana di dimensione inferiore ai 250.000 mc.;  7.  acquisto  terreni  agricoli  per  un  massimo  del  10%  della  spesa  totale  ammissibile  dell’operazione  considerata, escluse le spese generali;  8.  investimenti in strutture di stoccaggio dei prodotti agricoli;  9.  costruzione  ex-novo  e/o  ammodernamento  di  fabbricati  rurali  da  destinare  all’attività  di lavorazione/trasformazione  dei  prodotti  aziendali,  compresi  i  locali    per  la  vendita  del  prodotto trasformato/lavorato; 10. impianti,  macchine  e  attrezzature  innovativi  per  gli  investimenti  in  filiera  corta,  compreso  l’allestimento  del punto vendita aziendale; Saranno ritenute ammissibili solo le spese sostenute dopo la presentazione della Domanda...

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