P.O.R. Puglia FESR 2014 – 2020 – Asse III – Azione 3.4 Misura A – AVVISO PUBBLICO PER IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE DELLE FILIERE CULTURALI, TURISTICHE, CREATIVE E DELLO SPETTACOLO

  • 02 ott 0

Nell’ambito del P.O.R. Puglia 2014-2020, l’azione 3.4 ha il fine di supportare le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) Culturali e Creative, favorendo l’imprenditorialità giovanile, nel settore dei servizi integrati culturali e di accoglienza con valenza intersettoriale e interdisciplinare, per la creazione di contenuti innovativi e servizi complementari connessi alla valorizzazione e alla migliore fruizione degli attrattori culturali e naturali.

Possono essere finanziate le proposte progettuali di interventi su beni siti sul territorio regionale pugliese, identificabili come attrattori culturali e naturali o collegati ad identificati attrattori culturali e naturali*, anche attraverso la creazione di partenariati e reti tra imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo e la contaminazione tra settori e ambiti disciplinari diversi (ad esclusione dei settori prettamente commerciali), funzionali ad accrescere le potenzialità di valorizzazione dei paesaggi culturali, nonché a potenziare e qualificare la domanda e l’offerta culturale.

Misura A – SALE CINEMATOGRAFICHE
Interventi di recupero fisico e/o funzionale delle sale cinematografiche in esercizio o attualmente dismesse o chiuse, anche finalizzati all’ottenimento dei permessi necessari al regolare svolgimento dell’ esercizio cinematografico nonché di altre attività/servizi integrati e complementari, allo scopo di rafforzare la presenza di presidi socioculturali sostenibili sul territorio attraverso la filiera integrata del cinema e dell’audiovisivo.

Si precisa che sono identificati come attrattori culturali e naturali:**

  • i beni culturali e gli istituti e luoghi di cultura come definiti ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.), i beni paesaggistici e gli ulteriori contesti paesaggistici come definiti dall’ art. 38 commi 2 e 3 delle NTA del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR);
  • le «sale cinematografiche storiche» dichiarate di interesse culturale, ai sensi del Codice dei beni culturali, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e ss.mm.ii., ovvero la sala esistente in data anteriore al 1 ° gennaio 1980″;
  • i teatri o gli spazi di pubblico spettacolo aperti al pubblico, che, pur non essendo beni culturali o paesaggistici, siano destinati ad attività di pubblico spettacolo alla data di pubblicazione del presente avviso pubblico;
  • i beni riconosciuti dalle Leggi regionali del 27 gennaio 2015 n. 1 “Valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale” e n. 2 “Norme per la conoscenza, la valorizzazione e il recupero dei trabucchi”;
  • i beni riconosciuti dalla Legge regionale del 17 dicembre 2013, n. 44 “Disposizioni per il recupero, la tutela e la valorizzazione dei borghi più belli d’Italia in Puglia”;
  • gli spazi compresi m aree naturali protette (incluse nell’elenco ufficiale delle aree naturali protette, in acronimo EUAP, stilato, e periodicamente aggiornato, dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione per la protezione della natura) e zone umide (inserite nell’elenco stilato dal Ministero dell’ambiente per il Segretariato della Convenzione Ramsar);
  • i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) individuati ai sensi della Direttiva 92/43/CEE.

*Per collegamento ad identificati attrattori culturali e naturali si intende il coinvolgimento in ATI o Reti di Imprese, accordi di partenariato o altri atti specifici di accordo fra le parti, stipulati fra gli Enti gestori degli attrattori naturali e culturali, così come identificati al precedente punto**, e i soggetti Proponenti, contenenti le modalità di attuazione delle attività complementari previste e in grado di valorizzare tali attrattori del territorio regionale secondo una logica integrata di sistema.

Possono presentare domanda le PMI che possiedono, alla data di presentazione, i seguenti requisiti soggettivi :

  • le imprese individuali o le società (di persone, di capitale, cooperative, benefit) le fondazioni e le associazioni che agiscano in regime di impresa, con caratteristiche di piccole e medie imprese.
  • codice ATECO 59.14.00
  • Le Associazioni/Fondazioni devono essere in possesso dei seguenti requisiti obbligatori:

1. agire in regime d’impresa e dunque essere iscritte al REA (Repertorio economico amministrativo);
2. sviluppare l’abituale attività di impresa in prodotti e servizi coerenti con il settore culturale e creativo.

È possibile partecipare anche in forma aggregata tramite la costituzione di associazioni temporanee di imprese (A.T.l.) tra loro indipendenti e/o di RETI DI IMPRESE , CONSORZI …

 

Requisiti Oggettivi

a. ogni soggetto proponente deve comprovare il possesso a titolo di proprietà o di contratto di affitto o di un’altra tipologia di contratto riconosciuta dall’ordinamento giuridico (non costituisce titolo idoneo il contratto di comodato d’uso) idoneo a consentire la gestione per un periodo non inferiore ad anni 10 (dieci), a partire dalla data di presentazione della domanda.
b. l’operazione proposta per il sostegno non deve includere attività facenti parte di operazioni che sono state o dovrebbero essere state oggetto di una procedura di recupero, a seguito della rilocalizzazione di un’attività produttiva al di fuori dell’area interessata dal POR Puglia 2014/2020, ai sensi dell’art. 125, par. 3, lett. f), del Reg. (UE) n. 1303/2013;

c. il bene oggetto di finanziamento non deve aver ricevuto contributi pubblici per le stesse spese ammissibili alla data di pubblicazione del presente bando;
d. alla data di presentazione dell’istanza di partecipazione al presente bando, gli interventi proposti devono risultare conformi ai piani paesaggistico-ambientali vigenti, agli strumenti urbanistici e alla disciplina corrente relativa al rilascio di ogni autorizzazione, parere e nulla osta necessari;
e. gli interventi sui beni devono essere supportati da un livello di progettazione così come previsto dall’art. 23 del D .Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. o, in caso di forniture o servizi, da un unico livello di progettazione, redatto da tecnico abilitato.

Minimo investimento € 400.000,00 per progetto, mentre il contributo non potrà superare l’importo di € 2.000.000,00 (duemilioni/00).

L’IMPORTO MASSIMO DELL’AIUTO È FISSATO NEL LIMITE DELL’80% DELLE SPESE AMMISSIBILI.

  1. Tra le spese ammissibili, gli interventi potranno in linea di massima prevedere:
    a. spese tecniche di progettazione, studi e analisi, rilievi, direzione lavori e collaudi connessi agli interventi e altri costi generali comunque direttamente imputabili al progetto, comprese le spese per garanzie fomite da una banca/ assicurazione;
  2. spese per esecuzione di lavori connessi alla realizzazione e alla funzionalità dell’intervento;
  3. acquisto di terreni non edificati entro il limite del 10%, ovvero acquisto di edifici entro il limite del 20% del totale della spesa ammissibile di cui ai punti a), b), d) ed e)
  4. acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, finiture, arredi e dotazioni informatiche direttamente connesse al progetto;
  5. acquisto di software e relative licenze d’uso, funzionali all’attività, compresa la realizzazione di siti internet, prodotti multimediali;
  6. costi relativi ad attività complementari quali: opere artistiche e culturali (produzione e diffusione), cooperazione e internazionalizzazione, programmi per la promozione e promo-commercializzazione dei servizi e dei prodotti che caratterizzano i segmenti dell’intera esperienza turistico-culturale, in sinergia con i soggetti della filiera della ricettività, i cui costi sono direttamente imputabili al progetto. Tali costi non dovranno eccedere la misura del 30% del totale delle spese ammissibili di cui ai punti precedenti ad eccezione delle spese di cui al punto a);
  7. acquisto di beni mobili registrati come “autoveicoli per uso speciale” entro il limite del 20% della spesa ammissibile di cui ai punti precedenti ad eccezione delle spese di cui ai punti a) ed f)

CRITERI DI SELEZIONE

  • Qualità ed innovatività della proposta
  • Sostenibilità ed affidabilità del soggetto proponente sotto il profilo patrimoniale, finanziario ed economico rispetto alia tipologia degli investimenti previsti
  • Qualità del Piano di investimento e delia sostenibilità economico-finanziaria della maggiore offerta culturale generata dall’investimento
  • Capacità dell’investimento di sviluppare prodotti e servizi complementari aila valorizzazione di poli di eccellenza, dì sistemi o reti di fruizione tematica o territoriale
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