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05 mag 0
OBIETTIVO<br>
L’iniziativa intende incentivare l’agricoltore ex bieticoltore nella innovazione di processo e di prodotto, nonché nella diversificazione della propria attività verso la produzione di beni e servizi non tradizionalmente agricoli ma che con l’agricoltura condividono il contesto della ruralità e l’utilizzo delle attrezzature e risorse agricole (umane, edilizie etc.)<br>
Possono presentare domanda le imprese e le società che possiedono i seguenti requisiti:<br>
A. impresa individuale:<br>
– titolare di partita IVA;<br>
– iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale “Imprenditori agricoli” o sezione “coltivatori diretti”);<br>
– in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) oppure sia imprenditore agricolo ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile;<br>
– ex bieticoltori intesi come imprenditori agricoli che hanno ridotto o abbandonato la produzione di barbabietole avendo sottoscritto contratti di fornitura di barbabietola da zucchero con Società produttrici (anche tramite intermediari) che hanno dismesso zuccherifici e rinunciato alla relativa quota nelle tre annate di produzione antecedenti la chiusura degli impianti(2003-2004-2005).<br>
B. società agricola:<br>
– titolare di partita IVA;<br>
– iscritta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale “imprese agricole”);<br>
– in possesso della qualifica di IAP oppure sia imprenditore agricolo ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile;<br>
– costituita da ex bieticoltori intesi come imprenditori agricoli che hanno ridotto o abbandonato la produzione di barbabietole avendo sottoscritto contratti di fornitura di
barbabietola da zucchero con Società produttrici (anche tramite intermediari) che hanno dismesso zuccherifici e rinunciato alla relativa quota nelle tre annate di produzione antecedenti la chiusura degli impianti (2003-2004-2005).<br>
C. società cooperativa/consortili:<br>
– titolare di partita IVA;<br>
– iscritta all’albo delle società cooperative di lavoro agricolo, di trasformazione di prodotti agricoli propri o conferiti dai soci e/o di allevamento;<br>
– in possesso della qualifica di IAP oppure sia imprenditore agricolo ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile;<br>
– costituita prevalentemente da ex bieticoltori intesi come imprenditori agricoli che hanno ridotto o abbandonato la produzione di barbietole avendo sottoscritto contratti di fornitura di barbabietola da zucchero con Società produttrici (anche tramite intermediari) che hanno dismesso zuccherifici e rinunciato alla relativa quota nelle tre annate di produzione antecedenti la chiusura degli impianti (2003-2004-2005).<br>
D. impresa associata:<br>
Le imprese agricole, costituite nelle forme indicate alle lettere A, B e C, possono associarsi tra loro per realizzare un investimento in comune.<br>
L’impresa associata deve essere:<br>
– legalmente costituita;<br>
– titolare di partita IVA;<br>
– iscritta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio – sezione speciale “Imprese agricole” o sezione “coltivatori diretti” oppure all’Albo delle società cooperative di lavoro agricolo e/o di conferimento di prodotti agricoli e di allevamento<br>
– costituita prevalentemente da ex bieticoltori intesi come imprenditori agricoli che hanno ridotto o abbandonato la produzione di barbabietole avendo sottoscritto contratti di fornitura di barbabietola da zucchero con Società produttrici (anche tramite intermediari) che hanno dismesso zuccherifici e rinunciato alla relativa quota nelle tre annate di produzione antecedenti la chiusura degli impianti (2003-2004-2005).<br>
DOVE POSSONO ESSERE REALIZZATI GLI INTERVENTI<br>
Le varie tipologie di intervento sono applicate sul territorio regionale in maniera differenziata, anche in termini di priorità e criteri di selezione, in funzione dei fabbisogni dello specifico settore produttivo ed area rurale. Prioritariamente gli interventi saranno realizzati nelle aree in cui è stata ridotta o dismessa la produzione bieticolo – saccarifera.<br>
INTERVENTI AMMISSIBILI<br>
Sono ammissibili le tipologie d’intervento sotto elencate:
Produzione di energia rinnovabile:<br>
1. Investimenti per la realizzazione in azienda di impianti fino ad 1 Mw;<br>
2. acquisto di attrezzatura, servizi e macchine funzionali alla gestione di impianti per la produzione di energia a favore di utenze locali, quali: – impianti termici e di cogenerazione alimentati a biomasse vegetali;<br>
3. impianti per la produzione e l’utilizzo di biogas;<br>
4. impianti di gassificazione;<br>
5. impianti per la produzione di pellet;<br>
6. pompe di calore;<br>
7. impianti fotovoltaici o impianti solari, solo se integrati con altri investimenti di cui alle lettere precedenti;<br>
8. impianti per l’utilizzo dei salti d’acqua in zona montana;<br>
9. investimenti per l’acquisto di attrezzature e macchine per la raccolta di prodotti, sottoprodotti e residui della produzione agricola, zootecnica e forestale per l’alimentazione degli impianti energetici aziendali e la movimentazione, consegna e commercializzazione delle biomasse ottenute (pellet, cippato ecc.). La biomassa utilizzata per il funzionamento degli impianti deve provenire, in prevalenza, da aziende agricole Si precisa che l’acquisto di macchine e attrezzature deve risultare complementare rispetto ad altri interventi, per cui non è ammissibile in via esclusiva tale tipologia di spesa.<br>
IL CONTRIBUTO<br>
L’ammontare massimo del contributo è il seguente:
La percentuale massima di contribuzione richiedibile ammonta al 30% della spesa ammessa, elevato al 40% per le aziende ubicate in zone montane e/o svantaggiate.<br>
Per i giovani agricoltori il contributo massimo richiedibile è del 35% della spesa ammessa, elevato al 45% per le aziende ubicate in zone montane e/o svantaggiate.<br>
L’aiuto può essere concesso secondo le seguenti tipologie: – contributo in conto capitale: allo stato di avanzamento del progetto, e un saldo finale.<br>
SCADENZA PRESENTAZIOONE DELLE ISTANZE (30/05/2009), ENTRO IL 45° GIORNO DALLA PUBBLICAZIONE SUL BURP N. 58 DEL 16/04/09