La misura è riconosciuta in favore delle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise e Abruzzo.
Possono accedere al contributo tutte le imprese attive nel settore agricolo, forestale, della pesca e dell’acquacoltura, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, già stabilite o che si insediano nella ZES unica.
Sono agevolabili gli investimenti, effettuati dal 16 maggio 2024 al 15 novembre 2024,relativi all'acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio, nonché all'acquisto di terreni e all'acquisizione, alla realizzazione ovvero all'ampliamento di immobili strumentali agli investimenti, che rispettino le condizioni previste dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale e delle zone rurali e ittico.
Gli immobili oggetto di investimento devono effettivamente essere utilizzati per l'esercizio dell’attività nella struttura produttiva ubicata nella zona di riferimento.
Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
Non sono comunque agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore ai 50.000 euro.
L’agevolazione, nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato, è riconosciuta nel limite di spesa di 40 milioni di euro per il 2024 ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione.
Per accedere al contributo, i soggetti comunicano all'Agenzia delle entrate, dal 20 novembre 2024 al 17 gennaio 2025, l'ammontare delle spese ammissibili.
Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella ZES Unica per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento, a pena di decadenza dai benefici goduti.
Il credito di imposta non è cumulabile con gli aiuti “de minimis” relativamente agli stessi costi ammissibili; mentre è cumulabile:
Con altri aiuti di Stato, purchè le misure riguardino costi ammissibili diversi da quelli individuabili sulla base del presente decreto
Nei limiti delle...
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FONDO INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA
FINALITA’
Realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili.
SOGGETTI BENEFICIARI
PMI AGRICOLE, PMI DELLA PESCA, PMI AGROMECCANICHE
BENI AGEVOLABILI
Nel settore della produzione primaria, trasformazione e altre attività connesse sono beni agevolabili:
Macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura
Macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia
Macchine per la zootecnia
Trattrici agricole
Nel settore della pesca e acquacoltura sono beni agevolabili:
Attrezzi da pesca innovativi e selettivi nonché attrezzature di bordo volte alla riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti o gas a effetto serra e ad aumentare l’efficienza energetica dei pescherecci
Strumenti e attrezzature che migliorano la qualità dei prodotti della pesca
macchinari, strumenti e attrezzature per l’acquacoltura utili alla riduzione dell’impatto negativo o l’accentuazione degli effetti positivi sull’ambiente, nonché l’uso più efficiente delle risorse utilizzate nel processo
macchinari, strumenti e attrezzature volti all’ottenimento di una considerevole riduzione nell’impatto delle imprese dell’acquacoltura sull’utilizzo e sulla qualità delle acque
TIPOLOGIA DI CONTRIBUTO E IMPORTI INVESTIMENTI
Il contributo è a fondo perduto fino ad un massimo del 95% del valore dell’investimento.
Le PMI agricole e della pesca hanno possibilità di ottenere gratuitamente la garanzia ISMEA a fronte dell’eventuale finanziamento per il completamento dell’investimento.
L’importo complessivo dei costi ammissibili per singola domanda di agevolazioni deve essere compreso tra i 70.000 euro e i 500.000 euro per le PMI agricole mentre per le PMI della pesca tra i 10.000 e i 500.000 euro.
DATA APERTURA SPORTELLO E SCADENZA
Le domande potranno essere presentate nel periodo preconvalida a partire dal 15 novembre fino al 13 dicembre 2024.
BANDO PUBBLICO REGIONE ABRUZZO PER L’ATTIVAZIONE DELLA MISURA M06 – SVILUPPO DELLE AZIENDE AGRICOLE E DELLE IMPRESE Sottomisura 6.1 – “Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per i giovani agricoltori” 2° BANDO ANNO 2024
La finalità dell’intervento è quella di offrire opportunità e strumenti per attrarre i giovani nel settore agricolo e per consentire loro di attuare idee imprenditoriali innovative, anche mediante approcci produttivi maggiormente sostenibili sia in termini di ambiente, che in termini economici e sociali.
Il potenziale beneficiario del sostegno è un giovane di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti al momento di presentazione della domanda, che si insedia per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda
La attribuzione del sostegno è limitata alle aziende che rientrano nella definizione di micro impresa o di piccola impresa.
L’entità del sostegno all’insediamento in agricoltura è fissata in € 60.000,00.
Il sostegno è elevato a € 70.000,00 nel caso di insediamento in aziende ricadenti in area D. Per insediamento in area D si intende la localizzazione del fabbricato o del complesso di fabbricati connessi all’attività aziendale e almeno il 51 % della SAU aziendale, in detta area.
La dimensione economica, espressa in termini di Produzione Standard (PS) non deve essere
inferiore a € 10.000,00 se il fabbricato o il complesso di fabbricati connessi all’attività aziendale e almeno il 51 % della SAU aziendale ricadono nell’area D del PSR, e non inferiore a € 15.000,00 se il fabbricato o il complesso di fabbricati connessi all’attività aziendale e almeno il 51 % della SAU aziendale ricadono nelle altre zone;
non superiore a € 200.000,00
Se l’insediamento avviene attraverso una società non unipersonale di soli giovani, la dimensione economica minima deve essere moltiplicata per il numero dei soci in possesso dei predetti requisiti soggettivi.
Bando agrisolare 2024
Il bando concerne il finanziamento di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo con le ulteriori risorse assegnate alla misura PNRR M2C1 I 2.2 "Parco Agrisolare" .
Le risorse disponibili ammontano a euro 250.000.000,00 e sono destinate interamente al finanziamento di interventi proposto da aziende agricole nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Agli interventi realizzati è riconosciuto un contributo in conto capitale con le seguenti intensità di aiuto relativi ad investimenti nel settore della produzione agricola primaria fino all’80% delle spese ammissibili;
Gli interventi devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp.
Possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica :
a) rimozione e smaltimento dell’amianto ( se del caso, l’eternit) dai tetti;
b) realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
c) realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).
Spese Ammissibili :
- acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto;
- sistemi di accumulo;
- fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
- costi di connessione alla rete.
I limiti dei costi ammissibili per gli impianti fotovoltaici sono i seguenti :
- limite massimo di euro 1.500,00/kWp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici;
- euro 1.000,00/kWh ove siano installati anche sistemi di accumulo nel limite di spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo di euro 100.000,00;
- siano installati dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a euro 30.000,00;
- demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, fino ad un limite massimo ammissibile di euro 700,00/kWp.
Per le imprese attive nel settore della produzione agricola primaria, possono essere ammessi ai contributi previsti dal Decreto “Parco Agrisolare” nei limiti delle...
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REGIONE ABRUZZO INTERVENTO SRD01 – INVESTIMENTI PRODUTTIVI AGRICOLI PER LA COMPETITIVITÀ DELLE AZIENDE AGRICOLE
FINALITA’
Il presente avviso è finalizzato a potenziare la competitività sui mercati delle aziende agricole e ad accrescere la redditività delle stesse, migliorandone, al contempo, le performance climatico- ambientali, attraverso la valorizzazione delle strutture aziendali, l’incremento della produttività e l’adeguamento della struttura dei costi e dei ricavi aziendali.
DOTAZIONE FINANZIARIA
7.500.000,00 € destinati per investimenti inferiori a 200.000,00 €
7.500.000,00 € destinati per investimenti superiori a 200.000,00 €
SOGGETTI BENEFICIARI
I soggetti beneficiari sono esclusivamente gli imprenditori agricoli (in forma singola o associata) che conducono aziende agricole, sono iscritti al registro delle imprese, detengono partita iva e fascicolo aziendale.
REQUISITI E CONDIZIONI DI AMMISSIBILITA’
I requisiti di accesso sono i seguenti:
azienda agricola, oggetto della domanda, deve avere una dimensione economica minima pari a 000 euro di Produzione Standard Totale (PST), ridotto a 10.000,00 euro per aziende con SAU in zone con svantaggi naturali e di montagna;
Disponibilità dei terreni oggetto di investimento di almeno 9 anni dalla presentazione della domanda di sostegno.
SPESE AMMISSIBILI
Sono finanziabili le seguenti tipologie di spesa (costi ammissibili entro i massimali previsti dai prezzari regionali vigenti):
a) realizzazione di miglioramenti fondiari (impianti arborei, strutture per arboreti, impianti irrigui, invasi,....);
b) costruzione e/o ristrutturazione degli immobili produttivi aziendali;
c) realizzazione e ristrutturazione di strutture di stoccaggio di prodotti agricoli;
d) realizzazione e/o ristrutturazione di impianti (e opere connesse) per la produzione di energia da fonti rinnovabili, esclusivamente per autoconsumo;
e) realizzazione di investimenti di miglioramento dell’efficienza energetica di impianti e immobili produttivi aziendali;
f) realizzazione di investimenti in strutture ed impianti per realizzare coltivazioni protette (serre e apprestamenti similari), compresi strutture e impianti per la protezione delle coltivazioni dagli effetti negativi degli eventi meteorici estremi;
g) realizzazione o adeguamento di strutture ed impianti per lo stoccaggio e il trattamento dei reflui provenienti dall’attività aziendale, compresi impianti per il trattamento delle acque di scarico aziendali derivanti dall’attività di trasformazione dei prodotti;
h) acquisizione di programmi...
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ISMEA – IMPRENDITORIA GIOVANILE E FEMMINILE IN AGRICOLTURA
Programma/Ente di finanziamento
ISMEA - Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
Finalità
La misura Più Impresa è dedicata ai giovani e alle donne che intendono subentrare nella conduzione di un'azienda agricola o che sono già attivi in agricoltura da almeno due anni e intendono ampliare la propria impresa, migliorandone la competitività con un piano di investimenti fino ad 1,5 milioni di euro. Nello specifico la misura mira a favorire il ricambio generazionale in agricoltura e il miglioramento, l'ammodernamento o il consolidamento di aziende agricole esistenti condotte da giovani o donne.
Interventi ammissibili
L’Ente intende finanziare le seguenti voci di spesa:
• i costi connessi alle spese per lo studio di fattibilità, nella misura massima del 2% del valore complessivo dell’investimento da realizzare; la somma delle spese relative allo studio di fattibilità e ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12 % dell'investimento da realizzare;
• i costi relativi alle opere agronomiche e al miglioramento fondiario, per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria;
• i costi connessi alle spese relative alle opere edilizie, al miglioramento di beni immobili e oneri per il rilascio della concessione;
• l’acquisto di macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica;
• i costi di acquisto e di sviluppo di diritto d'uso di programmi informatici, cloud e soluzioni simili e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d'autore e marchi commerciali, acquisto di piante pluriennali;
• unicamente per il settore della produzione primaria:
i costi per investimenti non produttivi connessi agli obiettivi di carattere ambientale e
climatico
i costi per investimenti in materia di irrigazione;
i costi per investimenti legati alla produzione, a livello dell'azienda agricola, di
energia da fonti rinnovabili.
• i costi per l'acquisto terreni, nella misura massima del 10% del valore complessivo del progetto.
Inoltre, per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo le agevolazioni sono concesse in regime...
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PACCHETTI INTEGRATI AGEVOLATIVI (MINI P.I.A. BASILICATA)
Soggetti beneficiari
MICRO, PICCOLE e MEDIE IMPRESE attive ed iscritte alla camera di commercio, con sede operativa ubicata o da ubicare in Basilicata.
Settori ammissibili
L’agevolazione a fondo perduto è concessa per Investimenti produttivi, progetti di Innovazione e programmi di Formazione del personale dipendente realizzati dalle MPMI nei settori Manifatturiero (IVI COMPRESO IL SETTORE AGROALIMENTARE), del Commercio, dei Servizi e del Turismo, con esclusione del settore AGRICOLTUIRA.
Piani di Sviluppo Industriale
Il Piano di Sviluppo Industriale può essere articolato in diversi progetti specifici:
Progetto degli Investimenti Produttivi per lo sviluppo e la salvaguardia dei livelli occupazionali, il cui importo deve essere almeno pari al 50% del totale delle spese complessive candidate.
Deve essere finalizzato:
alla realizzazione di una nuova unità produttiva;
all’ampliamento di un’unità produttiva esistente;
alla diversificazione della produzione;
al cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente;
all’acquisizione di attivi appartenenti a uno stabilimento che sia stato chiuso o sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione (Non è ammessa la semplice acquisizione di quota di un’impresa);
alla riattivazione;
Sono ammissibili le seguenti spese:
acquisto suolo aziendale;
opere murarie e assimilate (ivi compreso l’acquisto dell’immobile o la sua costruzione);
acquisto di macchinari e attrezzature, nuovi di fabbrica;
mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione;
programmi informatici;
progettazioni ingegneristiche, direzione lavori, collaudi, ecc.;
partecipazione a fiere.
Progetto per l’acquisizione dei Servizi Innovativi e di Trasformazione Tecnologica;
Progetto di Formazione Avanzata per la qualificazione delle competenze.
Importo minimo spese ammissibili
euro 600.000,00 per le nuove iniziative;
euro 250.000,00 per gli investimenti di ampliamento, diversificazione, acquisizione di attivi direttamente connessi con uno stabilimento, riattivazione.
Agevolazione
Per gli Investimenti Produttivi l’intensità massima di aiuto è pari al:
- 50% per le micro e piccole imprese,
- 40% per le medie imprese.
Per l’Innovazione, l’intensità massima di aiuto è pari al 50% delle spese ammissibili.
Per la Formazione, l’intensità massima di aiuto è pari al 50% dei costi ammissibili e può raggiungere il 70% al ricorrere di specifici casi previsti.
Il contributo complessivo a fondo perduto concedibile del...
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Informativa OCM -Investimenti Regione Puglia – Campagna 2024 – 2025
BENEFICIARI
Soggetti che alla data di presentazione della domanda di aiuto, sono titolari di partita IVA, sono iscritti al Registro delle Imprese della Camera di Commercio ed hanno costituito nel SIAN un “Fascicolo aziendale elettronico” aggiornato e valido.
microimprese, piccole e medie imprese. Il contributo erogabile è disposto nel massimo del 40% della spesa effettivamente sostenuta. Nelle Regioni in cui si applica l’obiettivo convergenza, il contributo erogabile può essere disposto nel massimo del 50% della spesa effettivamente sostenuta;
imprese qualificabili come intermedie, che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di Euro per la quale non trova applicazione l’art. 2, paragrafo 1, del titolo I dell’allegato della raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2023. Il contributo erogabile è ridotto al 20% della spesa effettivamente sostenuta. Nelle Regioni in cui si applica l’obiettivo convergenza, il contributo erogabile può essere disposto nel massimo del 25% della spesa effettivamente sostenuta;
imprese classificabili come grande impresa (ovvero che occupi più di 750 dipendenti o il cui fatturato sia superiore ai 200 milioni di Euro. Per tali imprese il contributo massimo erogabile è pari al 19% della spesa sostenuta.
Le precitate imprese devono svolgere almeno una delle seguenti attività:
la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione. Sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno;
la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte...
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NEWSLETTER: COME NASCE IL PROGETTO BURRATA
La Burrata è nata agli inizi degli anni 30 del secolo scorso, quando a causa di una forte nevicata, il Casaro Andriese Lorenzo Bianchino (esperto nell’arte della Manteca cioè l’arte di conservare il burro nella pasta di scamorza), impossibilitato nel portare il latte dalle pendici di Castel del Monte ( famoso maniero di Federico II di Svevia) alla città di Andria, dovette trasformare la materia prima (latte) per non sprecarla. Fu così che, utilizzando le stesse tecniche per la lavorazione della manteca, creò un sacchetto fatto di pasta filata e lo riempì con degli sfilacci della stessa pasta immersi nella panna che naturalmente affiorava dal latte (a tale ripieno diede il nome di stracciatella, proprio perché la pasta filata veniva “stracciata” manualmente), infine, racchiuse il tutto donando al prodotto una caratteristica chiusura apicale, nacque così la prima Burrata di Andria.
L’invenzione di questo ingegnoso casaro, nel corso del tempo, è stata valorizzata e perfezionata pur nel rispetto della tradizione dagli eredi casari pugliesi. Grazie alla ricerca scientifica e innovativa a cui i produttori consorziati si sono affidati, si è giunti al riconoscimento del marchio d’origine IGP della Burrata di Andria che è oggi “Eccellenza Gastronomica-Culturale” legata sì al territorio pugliese che ne ha custodito la storia e la tradizione, ma anche rappresentativa dell’intera Italia, simbolo della nostra alta arte culinaria.
La comunicazione ha dato un altissimo impulso alla diffusione di questo eccezionale prodotto, grazie alla creazione di siti internet, pagine social: Facebook, Twitter, Instagram, grazie alla partecipazione a eventi nazionali ed internazionali e alla realizzazione di programmi televisivi che di volta in volta hanno coinvolto la Burrata di Andria IGP fino a farla salire, come testimonia il rapporto annuale dell’ISMEA e della Fondazione Qualivita, sul podio della classifica internazionale dei migliori formaggi, insieme ai rinomati e pregiatissimi Parmigiano e Gorgonzola, La...
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Tecnonidi – Aiuti alle piccole imprese innovative
DESCRIZIONE MISURA
È rivolta al sostegno di piccole imprese innovative che, costituendo un'unità operativa nel territorio della Regione Puglia, intendono avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico.
RISULTATI ATTESI
aumentare la competitività e l'occupazione ed affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale
DESTINATARI
STARTUP TECNOLOGICHE
Possono richiedere l'agevolazione imprese riconducibili ad una delle seguenti tipologie:
· regolarmente costituite ed iscritte al registro delle Start-up innovative istituito ai sensi del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in Legge n. 221 del 18/12/2012;
· che hanno sostenuto costi di ricerca e sviluppo che rappresentino almeno il 10% del totale dei costi di esercizio in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell'aiuto oppure, nel caso di una start-up senza dati finanziari precedenti, nella revisione contabile dell'esercizio finanziario in corso, come certificato da un revisore dei conti esterno, ovvero poter dimostrare attraverso una valutazione eseguita da un esperto esterno, che in un futuro prevedibile svilupperà prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell'arte nel settore interessato e che comportano un rischio di insuccesso tecnologico o industriale;
· che possono dimostrare di rientrare in una delle previsioni di cui alle lettere c) e d) del punto 80 dell'art. 2 del Regolamento UE 651/2014 e smi..
OPERAZIONI FINANZIABILI
Per investimenti:
· macchinari, impianti di produzione e attrezzature varie, arredi, nonché automezzi nei casi in cui gli stessi siano di tipo commerciale, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni;
· opere edili e assimilate;
· le spese in attivi immateriali legate ad investimenti in software, trasferimento di tecnologie mediante acquisizione di licenze di sfruttamento o di conoscenze tecniche brevettate o non brevettate.
Per costi di funzionamento:
· personale dipendente altamente qualificato, con vincolo di subordinazione;
· locazione di immobili;
· utenze;
· polizze assicurative;
· canoni ed abbonamenti per l’accesso a banche dati, per servizi software, servizi “cloud”,...
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