Soggetti beneficiari - soggetti privati:<BR>
a)Le imprese sociali, le cooperative sociali e loro Consorzi;<BR>
b)Le organizzazioni di volontariato e di promozione sociale;<BR>
c)Gli enti ecclesiastici;<BR>
d)Le Fondazioni;<BR>
e)Altri soggetti privati, aventi caratteristica di PMI (Piccola e Media Impresa).<BR>
I suindicati soggetti possono presentare proposte progettuali anche costituendo apposite associazioni temporanee di scopo (ATS), ovvero partenariati di progetto.<BR>
Tutti i predetti soggetti, ovvero il soggetto capofila di ATS (ove applicabile), devono risultare già attivi ed operanti da almeno un anno alla data di presentazione della domanda<BR>
Forma e intensità delle agevolazioni concedibili:<BR>
Le agevolazioni possono essere riconosciute secondo uno dei 2 seguenti regimi di aiuto:<BR>
a - Regime “de minimis”, con agevolazione massima concedibile pari ad Euro 200.000,00, (l’intensità di aiuto non potrà superare l’80%);<BR>
b1 - Regime in esenzione per le infrastrutture sociali e sociosanitarie, con agevolazione massima concedibile per progetto pari ad Euro 3.000.000,00 (50% per le piccole imprese).<BR>
b2 - Regime in esenzione per le infrastrutture sociali e sociosanitarie, con agevolazione massima concedibile per progetto pari ad Euro 3.000.000,00 (40% per le medie imprese).<BR>
Le iniziative agevolabili devono essere riferite a unità locali ubicate nel territorio regionale.<BR>
Gli investimenti agevolabili possono riguardare la realizzazione di nuove strutture socioeducative, socioassistenziali e sociosanitarie, nonché di iniziative di ristrutturazione, ampliamento e/o adeguamento delle strutture esistenti agli standard previsti.<BR>
Il Bando è “a sportello”; il termine iniziale per la presentazione delle istanze è fissato alla data dell’11 luglio 2011.<BR><BR>
N.B.: Sono ammissibili le spese relative agli investimenti in attivi materiali e immateriali AVVIATI A FAR DATA dalla pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, a condizione che i PAGAMENTI siano successivi all’attribuzione del CUP (Codice Unico di Progetto) da parte dell’Amministrazione regionale, a seguito della conclusione della fase di ammissibilità.
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BANDO STRUTTRE SOCIO-SANITARIE
Soggetti beneficiari - soggetti privati:<BR>
a)Le imprese sociali, le cooperative sociali e loro Consorzi;<BR>
b)Le organizzazioni di volontariato e di promozione sociale;<BR>
c)Gli enti ecclesiastici;<BR>
d)Le Fondazioni;<BR>
e)Altri soggetti privati, aventi caratteristica di PMI (Piccola e Media Impresa).<BR>
I suindicati soggetti possono presentare proposte progettuali anche costituendo apposite associazioni temporanee di scopo (ATS), ovvero partenariati di progetto.<BR>
Tutti i predetti soggetti, ovvero il soggetto capofila di ATS (ove applicabile), devono risultare già attivi ed operanti da almeno un anno alla data di presentazione della domanda<BR>
Forma e intensità delle agevolazioni concedibili:<BR>
Le agevolazioni possono essere riconosciute secondo uno dei 2 seguenti regimi di aiuto:<BR>
a - Regime “de minimis”, con agevolazione massima concedibile pari ad Euro 200.000,00, (l’intensità di aiuto non potrà superare l’80%);<BR>
b1 - Regime in esenzione per le infrastrutture sociali e sociosanitarie, con agevolazione massima concedibile per progetto pari ad Euro 3.000.000,00 (50% per le piccole imprese).<BR>
b2 - Regime in esenzione per le infrastrutture sociali e sociosanitarie, con agevolazione massima concedibile per progetto pari ad Euro 3.000.000,00 (40% per le medie imprese).<BR>
Le iniziative agevolabili devono essere riferite a unità locali ubicate nel territorio regionale.<BR>
Gli investimenti agevolabili possono riguardare la realizzazione di nuove strutture socioeducative, socioassistenziali e sociosanitarie, nonché di iniziative di ristrutturazione, ampliamento e/o adeguamento delle strutture esistenti agli standard previsti.<BR>
Il Bando è “a sportello”; il termine iniziale per la presentazione delle istanze è fissato alla data dell’11 luglio 2011.<BR><BR>
N.B.: Sono ammissibili le spese relative agli investimenti in attivi materiali e immateriali AVVIATI A FAR DATA dalla pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, a condizione che i PAGAMENTI siano successivi all’attribuzione del CUP (Codice Unico di Progetto) da parte dell’Amministrazione regionale, a seguito della conclusione della fase di ammissibilità.
MIS. 2.3 – TRASFORMAZ. COMMERC. PRODOTTI ITTICI
FINALITÀ DELLA MISURA<br>
La misura è volta al miglioramento delle condizioni del settore della trasformazione, conservazione e della commercializzazione all’ingrosso dei prodotti ittici.<br><br>
SOGGETTI AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO<br>
I soggetti ammessi al finanziamento sono le micro, piccole e medie imprese, come definite nella Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione europea, e imprese del settore che occupano meno di 750 persone o realizzano un fatturato inferiore a 200 milioni di euro.<br>
AREA TERRITORIALE DI APPLICAZIONE<br>
Intero territorio regionale.<br>
SCADENZA TERMINI<br>
21 Marzo 2010<br>
INTERVENTI AMMISSIBILI<br>
La misura si articola nelle seguenti tipologie di intervento:<br>
costruzione e acquisto di impianti ed immobili per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura;<br>
acquisto di nuove attrezzature per la trasformazione, la commercializzazione e la logistica del freddo dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura;<br>
applicazione di nuove tecnologie destinate, in particolare, a migliorare le condizioni ambientali, la competitività, a incrementare il valore aggiunto dei prodotti, a favorire l’uso di energie rinnovabili;<br>
adeguamento igienico-sanitario delle strutture e degli impianti;<br>
ampliamento/ammodernamento di impianti esistenti.<br><br>
LE SPESE SONO AMMISSIBILI SE STATE EFFETTIVAMENTE PAGANTE DAI BENEFICIARI TRA IL 1° GENNAIO 2007 E IL 31 DICEMBRE 2015.<br>
Non sono ammissibili a finanziamento:<br>
investimenti relativi al commercio al dettaglio;<br>
interventi di riparazione e/o manutenzione ordinaria;<br>
acquisto di arredi ed attrezzature d’ufficio diverse da quelle informatiche e di laboratorio;<br>
opere di abbellimento e spazi verdi.<br>
QUANTIFICAZIONE DELLE RISORSE E MISURA DEL CONTRIBUTO<br>
Gli investimenti ammessi possono fruire di un contributo pubblico pari al 60% della spesa totale ammessa.<br>
DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE PER ACCEDERE ALLA MISURA<br>
n. 3 preventivi originali di ditte fornitrici di macchinari e attrezzature; detti preventivi dovranno essere analitici e con specifiche tecniche di ogni singolo intervento/macchinario/attrezzatura, opportunamente classificati e numerati e gli importi complessivi ritenuti congrui. In alternativa potrà essere presentato un solo preventivo corredato del listino prezzi di riferimento o della dichiarazione del fornitore dalla quale risulti che i prezzi adottati non sono...
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MIS. 2.3 – TRASFORMAZ. COMMERC. PRODOTTI ITTICI
FINALITÀ DELLA MISURA<br>
La misura è volta al miglioramento delle condizioni del settore della trasformazione, conservazione e della commercializzazione all’ingrosso dei prodotti ittici.<br><br>
SOGGETTI AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO<br>
I soggetti ammessi al finanziamento sono le micro, piccole e medie imprese, come definite nella Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione europea, e imprese del settore che occupano meno di 750 persone o realizzano un fatturato inferiore a 200 milioni di euro.<br>
AREA TERRITORIALE DI APPLICAZIONE<br>
Intero territorio regionale.<br>
SCADENZA TERMINI<br>
21 Marzo 2010<br>
INTERVENTI AMMISSIBILI<br>
La misura si articola nelle seguenti tipologie di intervento:<br>
costruzione e acquisto di impianti ed immobili per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura;<br>
acquisto di nuove attrezzature per la trasformazione, la commercializzazione e la logistica del freddo dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura;<br>
applicazione di nuove tecnologie destinate, in particolare, a migliorare le condizioni ambientali, la competitività, a incrementare il valore aggiunto dei prodotti, a favorire l’uso di energie rinnovabili;<br>
adeguamento igienico-sanitario delle strutture e degli impianti;<br>
ampliamento/ammodernamento di impianti esistenti.<br><br>
LE SPESE SONO AMMISSIBILI SE STATE EFFETTIVAMENTE PAGANTE DAI BENEFICIARI TRA IL 1° GENNAIO 2007 E IL 31 DICEMBRE 2015.<br>
Non sono ammissibili a finanziamento:<br>
investimenti relativi al commercio al dettaglio;<br>
interventi di riparazione e/o manutenzione ordinaria;<br>
acquisto di arredi ed attrezzature d’ufficio diverse da quelle informatiche e di laboratorio;<br>
opere di abbellimento e spazi verdi.<br>
QUANTIFICAZIONE DELLE RISORSE E MISURA DEL CONTRIBUTO<br>
Gli investimenti ammessi possono fruire di un contributo pubblico pari al 60% della spesa totale ammessa.<br>
DOCUMENTAZIONE OCCORRENTE PER ACCEDERE ALLA MISURA<br>
n. 3 preventivi originali di ditte fornitrici di macchinari e attrezzature; detti preventivi dovranno essere analitici e con specifiche tecniche di ogni singolo intervento/macchinario/attrezzatura, opportunamente classificati e numerati e gli importi complessivi ritenuti congrui. In alternativa potrà essere presentato un solo preventivo corredato del listino prezzi di riferimento o della dichiarazione del fornitore dalla quale risulti che i prezzi adottati non sono...
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BANDO MIS. 226 PSR PUGLIA
RICOSTRUZIONE DEL POTENZIALE FORESTALE E INTERVENTI PREVENTIVI”<br>
OBIETTIVI DELLA MISURA<br>
L’obiettivo prioritario è la tutela del territorio ed in particolare :<br>
- tutelare gli elementi caratteristici del paesaggio rurale;<br>
- tutela del suolo contrastando in particolare i fenomeni di erosione, di perdita della sostanza organica e di desertificazione.<br>
TIPOLOGIA DI INTERVENTO E LOCALIZZAZIONE<br>
Azione 1 - Interventi di gestione selvicolturale finalizzati alla prevenzione degli incendi
L’azione prevede<br>
-attività selvicolturali di riduzione della biomassa e necromassa presenti, attraverso tagli intercalari e diradamenti, associati ad operazioni tese a creare interruzioni nella struttura verticale della vegetazione;<br>
- interventi selvicolturali finalizzati alla sostituzione localizzata delle specie più infiammabili;<br>
- opere accessorie a scopo di prevenzione incendi (torri di avvistamento antincendio, ripristino di punti d’acqua e cisterne esistenti per la riserva idrica, realizzazioni di viali parafuoco, impianti radio per il monitoraggio degli incendi boschivi).<br><br>
L’Azione è applicata esclusivamente nelle zone ad alto e medio rischio incendi boschivi secondo la classificazione riportata nel vigente Piano Regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.<br>
Azione 2 - Interventi di gestione selvicolturale finalizzati alla prevenzione degli incendi attraverso la lotta alle fitopatie.<br>
L’Azione prevede l’eliminazione di piante oggetto di attacchi parassitario eo la loro cura onde limitare le infestazioni degli insetti defogliatori.<br>
Localizzazione (vedi azione 1)<br>
Azione 3 - Ricostituzioni boschive dopo passaggio incendio
L’Azione è finalizzata alla mitigazione dei danni sui sistemi forestali causati dal passaggio di incendi, attraverso interventi di ricostituzione dei soprassuoli boschivi.<br>
Gli interventi potranno prevedere:<br>
- eliminazione e sgombero di piante morte a seguito del passaggio del fuoco ed interventi, nell’area bruciata, a supporto delle successioni ecologiche post incendio;
- perimetrazione delle aree, anche mediante opportuna<br> recinzione, al fine di garantire l’interdizione al pascolo.
L’Azione è applicata su tutto il territorio regionale, nelle aree a ciò individuate dal Piano Regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, nel rispetto delle condizioni...
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BANDO SCARICO ACQUE REFLUE
AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI DOMANDE DI CONTRIBUTO<br>
ASSE II Linea d’Intervento 2.1 – Azione 2.1.3<br>
“Contributi per la realizzazione di sistemi di trattamento appropriati per gli scarichi di acque reflue domestiche o assimilate alle domestiche provenienti da insediamenti isolati per attività di servizi di ristorazione e attività manifatturiere esercitate da micro-imprese, di consistenza inferiore a 10.000 A.E. ricadenti in aree non servite da pubblica fognatura ed iniziative volte al trattamento e recupero di acqua anche piovana”.<br><br>
Soggetti Beneficiari<br>
Imprese e/o persone giuridiche individuate come:<br>
a) micro-imprese, quali titolari di servizi di ristorazione, ad eccezione delle categorie “Ristorazione ambulante e gelaterie ambulanti” e “Ristorazione su treni e navi”;<br>
b) micro-imprese che esercitano attività manifatturiere isolate di cui alla sezione "C".<br>
Definizione micro-impresa l’impresa che:<br>
a) ha meno di 10 occupati,<br>
b) ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.<br>
Interventi ammissibili<br>
Gli interventi ammissibili al contributo si articolano nelle seguenti n. 2 tipologie:<br>
a) interventi per la realizzazione di sistemi di trattamento appropriati per gli scarichi di acque reflue domestiche o assimilate alle domestiche – ex art. 101 comma 7 del D.Lgs 152/06 - provenienti da insediamenti isolati, di consistenza inferiore a 10.000 A. E. ricadenti in aree non servite da pubblica fognatura.<br>
b) interventi finalizzati al trattamento e recupero di acqua piovana.<br>
Intensità del finanziamento ammissibile<br>
Il contributo che sarà erogato ai soggetti beneficiari dell’Azione 2.1.3 non potrà eccedere il 50% dell’investimento complessivo e, in ogni caso, l’importo di € 40.000,00 (euro quarantamila); detto contributo rientra nell’ambito degli aiuti “de minimis”.<br>
Ciascun soggetto interessato potrà presentare una sola domanda di ammissione al presente Bando.<br>
Spese ammissibili<br>
Sono ammesse a contributo le seguenti tipologie di spesa:<br>
a) spese per l’esecuzione dei lavori;<br>
b) acquisizione e installazione di macchinari, impianti e attrezzature esclusivamente funzionali all’esercizio dell’intervento;<br>
c) spese generali in misura non superiore al 4% di cui ai punti precedenti.<br><br>
Scadenza<br>
Le...
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BANDO MIS. 226 PSR PUGLIA
RICOSTRUZIONE DEL POTENZIALE FORESTALE E INTERVENTI PREVENTIVI”<br>
OBIETTIVI DELLA MISURA<br>
L’obiettivo prioritario è la tutela del territorio ed in particolare :<br>
- tutelare gli elementi caratteristici del paesaggio rurale;<br>
- tutela del suolo contrastando in particolare i fenomeni di erosione, di perdita della sostanza organica e di desertificazione.<br>
TIPOLOGIA DI INTERVENTO E LOCALIZZAZIONE<br>
Azione 1 - Interventi di gestione selvicolturale finalizzati alla prevenzione degli incendi
L’azione prevede<br>
-attività selvicolturali di riduzione della biomassa e necromassa presenti, attraverso tagli intercalari e diradamenti, associati ad operazioni tese a creare interruzioni nella struttura verticale della vegetazione;<br>
- interventi selvicolturali finalizzati alla sostituzione localizzata delle specie più infiammabili;<br>
- opere accessorie a scopo di prevenzione incendi (torri di avvistamento antincendio, ripristino di punti d’acqua e cisterne esistenti per la riserva idrica, realizzazioni di viali parafuoco, impianti radio per il monitoraggio degli incendi boschivi).<br><br>
L’Azione è applicata esclusivamente nelle zone ad alto e medio rischio incendi boschivi secondo la classificazione riportata nel vigente Piano Regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.<br>
Azione 2 - Interventi di gestione selvicolturale finalizzati alla prevenzione degli incendi attraverso la lotta alle fitopatie.<br>
L’Azione prevede l’eliminazione di piante oggetto di attacchi parassitario eo la loro cura onde limitare le infestazioni degli insetti defogliatori.<br>
Localizzazione (vedi azione 1)<br>
Azione 3 - Ricostituzioni boschive dopo passaggio incendio
L’Azione è finalizzata alla mitigazione dei danni sui sistemi forestali causati dal passaggio di incendi, attraverso interventi di ricostituzione dei soprassuoli boschivi.<br>
Gli interventi potranno prevedere:<br>
- eliminazione e sgombero di piante morte a seguito del passaggio del fuoco ed interventi, nell’area bruciata, a supporto delle successioni ecologiche post incendio;
- perimetrazione delle aree, anche mediante opportuna<br> recinzione, al fine di garantire l’interdizione al pascolo.
L’Azione è applicata su tutto il territorio regionale, nelle aree a ciò individuate dal Piano Regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, nel rispetto delle condizioni...
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BANDO SCARICO ACQUE REFLUE
AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI DOMANDE DI CONTRIBUTO<br>
ASSE II Linea d’Intervento 2.1 – Azione 2.1.3<br>
“Contributi per la realizzazione di sistemi di trattamento appropriati per gli scarichi di acque reflue domestiche o assimilate alle domestiche provenienti da insediamenti isolati per attività di servizi di ristorazione e attività manifatturiere esercitate da micro-imprese, di consistenza inferiore a 10.000 A.E. ricadenti in aree non servite da pubblica fognatura ed iniziative volte al trattamento e recupero di acqua anche piovana”.<br><br>
Soggetti Beneficiari<br>
Imprese e/o persone giuridiche individuate come:<br>
a) micro-imprese, quali titolari di servizi di ristorazione, ad eccezione delle categorie “Ristorazione ambulante e gelaterie ambulanti” e “Ristorazione su treni e navi”;<br>
b) micro-imprese che esercitano attività manifatturiere isolate di cui alla sezione "C".<br>
Definizione micro-impresa l’impresa che:<br>
a) ha meno di 10 occupati,<br>
b) ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.<br>
Interventi ammissibili<br>
Gli interventi ammissibili al contributo si articolano nelle seguenti n. 2 tipologie:<br>
a) interventi per la realizzazione di sistemi di trattamento appropriati per gli scarichi di acque reflue domestiche o assimilate alle domestiche – ex art. 101 comma 7 del D.Lgs 152/06 - provenienti da insediamenti isolati, di consistenza inferiore a 10.000 A. E. ricadenti in aree non servite da pubblica fognatura.<br>
b) interventi finalizzati al trattamento e recupero di acqua piovana.<br>
Intensità del finanziamento ammissibile<br>
Il contributo che sarà erogato ai soggetti beneficiari dell’Azione 2.1.3 non potrà eccedere il 50% dell’investimento complessivo e, in ogni caso, l’importo di € 40.000,00 (euro quarantamila); detto contributo rientra nell’ambito degli aiuti “de minimis”.<br>
Ciascun soggetto interessato potrà presentare una sola domanda di ammissione al presente Bando.<br>
Spese ammissibili<br>
Sono ammesse a contributo le seguenti tipologie di spesa:<br>
a) spese per l’esecuzione dei lavori;<br>
b) acquisizione e installazione di macchinari, impianti e attrezzature esclusivamente funzionali all’esercizio dell’intervento;<br>
c) spese generali in misura non superiore al 4% di cui ai punti precedenti.<br><br>
Scadenza<br>
Le...
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RIAPERTURA BANDO START UP
L’Avviso, che mette a disposizione 43milioni in tutto (16 per la prima fase, 27 per questa), sarà riaperto il 30 ottobre con alcune differenze rispetto al primo ciclo chiuso a luglio. Chi fa domanda per un’impresa artigiana avrà la possibilità di ricevere l’incentivo anche se succede all’azienda paterna o di un parente entro il secondo grado (padre, nonno, fratello). Una novità, questa, di notevole impatto perché permette di perpetuare la tradizione del passaggio dell’attività dai genitori ai figli, incentivando allo stesso tempo il rinnovo degli ambienti o delle attrezzature, l’incremento del personale, le spese di gestione. Così si agevola il ricambio generazionale nelle imprese artigiane favorendo l’innovazione, ma c’è una condizione: l’azienda deve acquistare l’intera impresa artigiana esistente o un suo ramo organico e funzionale.
RIAPERTURA BANDO START UP
L’Avviso, che mette a disposizione 43milioni in tutto (16 per la prima fase, 27 per questa), sarà riaperto il 30 ottobre con alcune differenze rispetto al primo ciclo chiuso a luglio. Chi fa domanda per un’impresa artigiana avrà la possibilità di ricevere l’incentivo anche se succede all’azienda paterna o di un parente entro il secondo grado (padre, nonno, fratello). Una novità, questa, di notevole impatto perché permette di perpetuare la tradizione del passaggio dell’attività dai genitori ai figli, incentivando allo stesso tempo il rinnovo degli ambienti o delle attrezzature, l’incremento del personale, le spese di gestione. Così si agevola il ricambio generazionale nelle imprese artigiane favorendo l’innovazione, ma c’è una condizione: l’azienda deve acquistare l’intera impresa artigiana esistente o un suo ramo organico e funzionale.
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