Spumantizzazione e frizzantatura per il rilancio della vitivinicoltura dell’areale Centro Nord della regione Puglia –Acronimo SPUMAPULIA

Progetti Cassandro

PSR 2014-2020. MISURA 16.2 Focus Area 2a) – Progetto: Spumantizzazione e frizzantatura per il rilancio della vitivinicoltura dell’areale Centro Nord della regione Puglia –Acronimo SPUMAPULIA-

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Attuato dal Gruppo Operativo: SPUMAPULIA

Soggetto Capofila:    SAN MICHELE VITIVINICOLA COOPERATIVA AGRICOLA

Responsabile tecnico scientifico: Prof. Maria Francesca Cardone- CREA

Tipo di operazione

PSR 2014-2020. MISURA 16.2 – FOCUS AREA 2A “2a) Incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole con problemi strutturali considerevoli”.

Obiettivi

SPUMAPULIA si pone l’obiettivo di valorizzare le produzioni enologiche tipiche della Puglia Centro-Settentrionale implementando efficacemente tecniche di spumantizzazione e “frizzantatura” per l’ottenimento di nuovi spumanti e di bevande a basso grado alcolico (a base di vino/mosto) capaci di rappresentare la tipicità del territorio pugliese e cogliere le opportunità offerte dai mercati.

Il progetto prevede la reintroduzione di accessioni di vitigni autoctoni, il trasferimento di tecniche di viticoltura sostenibili e di “frizzantatura”, con effetti positivi sulla biodiversità del territorio.

Finalità

Le innovazioni che saranno messe a punto dal progetto saranno di semplice trasferibilità al mondo produttivo e potranno generare effetti in tempi brevi.

Dal punto di vista produttivo, i risultati attesi sono i seguenti:

1. Incremento della resa quantitativa e qualitativa dei vigneti.

1. Ampliamento della superficie destinata ai vitigni storici attraverso la reintroduzione di accessioni di varietà autoctone nell’ottica della produzione di nuovi prodotti enologici.

Dal punto di vista economico si attende:

1. una riduzione dei costi di produzione, conseguenza del minor utilizzo di input produttivi per unità di prodotto finale (risparmio di acqua e di trattamenti fertilizzanti e fitosanitari).

2. miglioramento del prezzo medio di vendita in conseguenza dell’introduzione di nuovi prodotti ed anche in conseguenza della miglior conoscenza dei mercati di destinazione.

Dal punto di vista ambientale si attende invece:

1. Recupero di una maggiore diversità varietale di cultivar produttive e dotate di maggior resistenza.

2. Recupero di maggior diversità microbica (batteri e lieviti).

3. Riduzione dell’impronta ambientale della produzione di vino per via del miglioramento del grado di efficienza dei processi produttivi.

Dal punto di vista sociale si attende invece un miglioramento delle opportunità di impiego nel territorio, si nella fase di produzione (agricola e in cantina) sia nelle fasi a monte e a valle della produzione stessa. Anche la qualità dell’impiego dovrebbe migliorare, sia per le migliori condizioni di lavoro nella fase di produzione (miglioramento della sostenibilità ambientale della produzione) sia per la qualità delle opportunità di lavoro che potrebbero nascere nelle fasi a monte e a valle della filiera vitivinicola. E’ atteso infine un miglioramento della conoscenza dei processi produttivi (nuovi prodotti, nuove tecniche produttive sostenibili) e dei mercati, a beneficio di tutti gli operatori della filiera vitivinicola.

Risultati attesi

Al termine del progetto i risultati che si attende di ottenere dallo svolgimento delle varie attività sono:

1. Miglioramento dell’attitudine dei mosti di Nero di Troia e Bombino bianco alla trasformazione per la produzione di vini spumanti per mezzo dell’aumento del tenore acidico fino ad almeno 6g/Lt e aumento dal 3% al 5% di precursori aromatici di pregio.

2. Miglioramento del 10% della qualità sensoriale percepita, miglioramento del 10% degli aromi associati alle fermentazioni, miglioramento del 5% del tenore acidico di mosti/vini grazie all’utilizzo di starter microbici (da Nero di Troia e Bombino bianco).

3. Produzione di nuovi spumanti e/o di bevande fermentate alcoliche a base di mosto d’uva a basso grado alcolico che daranno nuova vita commerciale a Nero di Troia e Bombino bianco.

4. Identificazione di un nuovo potenziale prodotto a base di vino caratterizzante l’areale Centro-Nord Pugliese.

5. Trasferimento di almeno 2 vitigni autoctoni recuperati dal CREA-VE adatti agli areali del Centro-Nord Puglia e avvio delle procedure di registrazione di almeno uno dei due vitigni.

6. Maggiore consapevolezza dei produttori rispetto agli impatti generati dall’attività produttiva e loro sensibilizzazione al monitoraggio delle fasi a maggior impatto ed all’utilizzo di tecniche in grado di contenere gli impatti.

7. Aumento del grado di conoscenza degli aspetti economici (costi/ricavi) legati alla redditività della produzione dei nuovi spumanti e bevande frizzanti a base di mosto di uva, in un’ottica di valorizzazione dei vitigni autoctoni come Nero di Troia e Bombino bianco;

8. Crescita del mercato di riferimento ed individuazione di prospettive di prezzo che premino i prodotti innovativi oggetto del progetto.

9. Aumento del grado di conoscenza reciproca fra i diversi attori che compongono la filiera e dei meccanismi che regolano i rapporti fra i vari attori che compongono la filiera stessa.

Importo del sostegno ricevuto dall’Unione europea

Importo richiesto: € 499.964,27

Importo ammesso: € 499.184,27

 

Sito web della Commissione dedicato al FEASR: https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/key-policies/common-agricultural-policy/rural-development_it

http://www.psr.regione.puglia.it

https://www.facebook.com/Spumapulia

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https://twitter.com/spumapulia?t=6_IaKodM4FksUfl-QBkDbw&s=09 

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