PSR 2014-2020. MISURA 16.2 Focus Area 2a) – Valorizzazione della Burrata di Andria IGP attraverso l’individuazione di strategie per prolungare la shelf life – Acronimo BURRATA –
Attuato dal Gruppo Operativo: BURRATA
Soggetto Capofila: CONSORZIO PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DELLA BURRATA DI ANDRIA IGP
Responsabile tecnico scientifico: Prof. Clelia Altieri- Università di Foggia
Tipo di operazione
PSR 2014-2020. MISURA 16.2 – FOCUS AREA 2A “2a) Incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole con problemi strutturali considerevoli”.
Obiettivi
L’obiettivo del progetto sarà migliorare la redditività delle aziende zootecniche tramite ad un significativo prolungamento della shelf-life della Burrata di Andria IGP, nel rispetto del disciplinare di produzione, con interventi in processo prevalentemente di tipo fisico e microbiologico. Questo garantirà la stabilità delle produzioni con ricadute positive sulle aziende zootecniche della Murgia. Le azioni migliorative verranno introdotte dopo aver studiato il processo attualmente utilizzato. Questo consentirà di intervenire preliminarmente nella sua ottimizzazione, onde creare i presupposti per massimizzare l’efficacia delle innovazioni. Le tecnologie innovative agiranno sulle criticità microbiologiche che rappresentano oggi il “vulnus” per eccellenza della Burrata di Andria IGP senza alterarne significativamente gusto e struttura. In particolare verranno migliorati i seguenti aspetti: 1. livello di contaminazione microbica in fase di preparazione e in fase di post-produzione; 2. crescita dei germi alteranti durante stoccaggio e vendita.
Finalità
Il processo innovato avrà effetti produttivi ed economici importanti, consentendo alle aziende zootecniche una maggiore redditività legata all’ aumento della produzione e del prezzo del latte destinato alla Burrata di Andria IGP. Il prolungamento della shelf-life di tale prodotto consentirà di ridurre il numero delle contestazioni per prodotto non conforme (decadimento precoce delle caratteristiche sensoriali o microbiologiche) ed allargare gli orizzonti di mercato (raggiungimento di mercati attualmente preclusi per insufficiente serbevolezza). La migliore conservabilità potrà consentire anche una migliore utilizzazione del personale e degli impianti. I risultati attesi avranno carattere di immediata fruibilità per le aziende di trasformazione coinvolte, grazie alla facilità di applicazione del know-how che si intende sviluppare. Spesso, l’idea di innovazione è sinonimo di costi più elevati ma la presente proposta ha numerose caratteristiche di economicità competitiva, poiché mira all’uso di tecnologie semplici per il prolungamento della shelf life e per il miglioramento della qualità del prodotto. I risultati perseguiti avranno interessanti ricadute nei territori coinvolti in termini di:
1. Promozione della competitività e sicurezza del sistema socio-economico del comparto;
2. Miglioramento dei processi di qualità e trasformazione attraverso processi produttivi di modernizzazione trasferiti alle aziende coinvolte;
3. Salvaguardia del patrimonio tradizionale artigianale locale, nel quadro di una politica di razionalizzazione e valorizzazione delle produzioni locali;
4. Promozione della qualità del prodotto intesa come tradizione, tipicità e salubrità.
Infine, se trasferiti in maniera compiuta e con un processo sostenibile alle aziende coinvolte, i risultati attesi potranno offrire ad esse concrete opportunità di incrementare la loro competitività, portando sul mercato un prodotto di qualità e incrementando l’esportazione di prodotti tipici di origine nazionale.
Risultati attesi
Il progetto ha come obiettivo:
1. Individuazione dei principali indici di decadimento del prodotto.
2. ottenimento di un primo prolungamento shelf-life del prodotto (+20 %) grazie all’ottimizzazione della catena del freddo tramite l’introduzione di agenti criogenici nel processo.
3. Individuazione di strategie di decontaminazione del prodotto in fase di preconfezionamento ed ottenimento del prolungamento della shelf-life del prodotto (+10-15%).
4. Rallentamento dello sviluppo microbico nel prodotto confezionato, fornendo un ulteriore contributo all’ allungamento della shelf-life complessiva (+20%).
5. Prolungamento della shelf-life della Burrata di Andria IGP di almeno 7 giorni grazie all’implementazione di un protocollo di produzione che integri il miglior metodo di stabilizzazione biologica.
6. Definizione degli indici di decadimento dei prodotti innovativi realizzati.
7. Identificazione degli impatti legati alle innovazioni di processo e delle possibili riduzioni rispetto a quelle tradizionali. Il risultato sarà un’aumentata consapevolezza dei caseifici rispetto agli impatti generati dall’attività produttiva e loro sensibilizzazione al monitoraggio delle fasi a maggior impatto ed all’utilizzo di tecniche in grado di contenere gli impatti nonché la promozione di un utilizzo più sostenibile delle risorse ambientali. Inoltre, anche l’informazione dei consumatori rispetto agli impatti delle attività produttive sarà migliorata.
8. Miglioramento della percezione degli aspetti economici delle tecniche produttive e relativo miglioramento della razionalità economica delle scelte produttive dei caseifici.
9. Aumento del grado di conoscenza del mercato ed identificazione di nuovi mercati dove i prodotti a migliorata conservabilità possono accedere.
R10. Aumento del grado di conoscenza reciproca fra i diversi attori che compongono la filiera e dei meccanismi di regolazione dei loro rapporti.
Importo del sostegno ricevuto dall’Unione europea
Importo richiesto: € 499.833,00
Importo ammesso: € 438.661,40
Sito web della Commissione dedicato al FEASR: https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/key-policies/common-agricultural-policy/rural-development_it
http://www.psr.regione.puglia.it
https://www.facebook.com/ProgettoBurrata